#11 Sono una strega! 🧙♀️
Quella volta che ho rischiato di avere il mio primo attacco di panico.
Oggi vi parlo un po’ di me.
Fino a qualche anno fa ero il classico ragazzo ateo che affrontava con ironia tutto quello che aveva a che fare con occulto, spiritualità e religione. Piano piano ho ammorbidito gli spigoli e ho lasciato che a guidarmi fosse la curiosità.
Il mio percorso mi ha portato ad incuriosirmi tantissimo sull’ipnosi regressiva alle vite precedenti e dopo averla provata sulla mia pelle ho deciso di prendere parte ad un corso per diventare io stesso ipnotista.
Una sorta di terapia d’urto per uno scettico come me.
Quella volta ho scelto di mettermi scomodo e provare a fare qualcosa che era decisamente oltre il mio territorio safe.
E devo dire che quell’esperienza ha pagato.
Il corso durava diversi giorni e in più riprese. Abbiamo provato e sperimentato diverse tecniche di ipnosi, vari esercizi ed esperienze. Purtroppo non ho foto di quelle giornate, e così ho generato un’immagine dell’esercizio che più di tutti mi ha stupito.
L’unico esercizio che ho dovuto interrompere
In un ambiente con le luci abbassate, siamo stati messi a coppie. Davanti a noi avevamo un compagno di corso, eravamo seduti.
Un modo molto efficace per entrare in trance è quella di fissare un punto fisso cercando di non chiudere mai gli occhi. In quel caso dovevamo fissare lo spazio tra gli occhi della persona davanti a noi. Così facendo, una volta in trance, avremmo dovuto vedere il volto della persona che era davanti a noi cambiare rapidamente e mostrarci diversi volti, che avrebbero rappresentato nostre vite passate o persone con cui siamo entrati in passato in contatto. Una sorta di velocissimo tinder con le nostre vite passate :)
Nel mio caso qualcosa è andato storto! Invece di vedere più volti, poco dopo essere andato in trance, è come se fosse per un momento sparito tutto e ho visto una donna molto anziana che mi guardava. Ho percepito, uso questo verbo perché credo descriva la sensazione, una fortissima negatività e un grande disagio.
La particolarità è che “sentivo” quello che pensava e, per usare un eufemismo, non era molto contenta che io fossi lì a guardarla. Sentivo e capivo che non “dovevo” essere lì, che l’avevo interrotta in qualcosa di importante. Passavano i secondi e mi arrivava sempre di più una sensazione di disagio e la consapevolezza che quella era una figura molto negativa. Tutto questo mi è arrivato con una forza inaudita, dopo un sacco di esercizi che su di me avevano avuto effetti blandi e che avevano scalfito molto poco il mio scetticismo.
Per riassumere: mi sono davvero cagato sotto. Così tanto che sono uscito dalla trance, ho interrotto l’esercizio e sono uscito abbastanza sconvolto dalla stanza.
Cosa ca**o avevo visto?
Per settimane non pensavo ad altro. Non avevo mai provato quel grado di sospensione della realtà. L’ipnosi regressiva, chi l’ha provata lo sa, non ti fa perdere mai il controllo. Non è qualcosa di particolarmente “strano”, tu sei presente, cosciente. Banalmente senti tutto quello che succede attorno a te, sei solo concentrato. In più di regressioni avevo letto molto, sapevo cosa aspettarmi, conoscevo alcuni studi e avevo letto anche i detrattori. Insomma avevo un quadro generale che mi aveva permesso di farmi un’idea abbastanza chiara.
In quel caso era successo qualcosa di più forte, di più potente e destabilizzante. Ho capito con l’esperienza, per esempio, che con quel tipo di tecnica (fissare un punto fisso) io entro in modo più rapido e profondo in stato ipnotico. Le tecniche diverse servono proprio perché agiscono in maniera diversa sulle singole unicità. Allora non lo sapevo e mi sono interrogato a lungo chiedendomi cosa quella figura aveva dovuto farmi in passato per aver prodotto quella reazione in me.
Settimane dopo, durante un altro esercizio, sono entrato in contatto nuovamente con quella figura. Questa volta era su un letto di morte. Ho visto quella stessa figura anziana che mi guardava prima di lasciare il suo corpo e mi ha detto esplicitamente che si trattava di una mia vita passata. Io ero quella “strega”.
Devo dire che ero rimasto abbastanza colpito. Non mi era mai successo di rivedere nuovi particolari di vite che erano già emerse, e in qualche modo avevo avuto una “risposta” che cercavo.
La storia non finisce qui.
Diversi mesi dopo, proprio perché come vi ho detto ho deciso di lasciare andare la mia curiosità senza inibirla, ho avuto modo di sottopormi, insieme ad una mia cara amica, alla mia prima “canalizzazione”. Una medium mi ha messo in contatto con il mio “spirito guida”.
Quello che mi ha colpito è che è emerso proprio quel momento. Riassumendo la mia guida spirituale, tramite la medium, ci teneva a farmi sapere che quella che era emersa durante quell’esercizio e che mi aveva così sconvolto era una mia vita passata. In quel tempo - a detta del mio spirito guida - sono stato una strega molto potente, una persona che aveva un grande potere, e che aveva scelto però di usarlo male. Era una persona molto temuta, che ha compiuto molto male.
E siccome alcuni detrattori sostengono che durante le regressioni tutti ricordano vite particolari e avvincenti, ci tengo a specificare che è invece vero il contrario, e che tutte le altre regressioni che ho fatto hanno fatto emergere vite che potremmo, superficialmente, definire molto semplici.
Dunque quella per me è stata un’eccezione. La mia “guida” mi ha poi spiegato che la consapevolezza di aver fatto molto male in passato, da allora, mi ha portato a farmi rimuovere tutta quella conoscenza, quella sensibilità, avendone paura, terrore. Una rimozione che ora dovrei superare, perché, a detta della medium, quei poteri io lì ho ancora, nascosti da qualche parte nel fondo del mio io.
Devo dire che questa sorta di rivelazione mi ha sia fatto sorridere, sia mi ha fatto mettere in discussione. Effettivamente per tantissimo tempo ho rimosso e allontanato tutto quello che per me era occulto. Deridendolo.
Onestamente devo dire però che ancora oggi, che sono passati mesi da quella seduta, non c’è stato alcuno strano accadimento.
E non ho alcun ricordo di alcuna mia capacità oltre il razionale in tutta la mia vita.
Come può però essermi utile tutto questo?
Tornare al dato di realtà
Da quando ho intrapreso questo percorso, ho scelto di ricontattare la psicoterapeuta con cui per un periodo mi sono confrontato.
La mia idea è stata di dedicare un appuntamento ricorrente per provare a dare un significato diverso a tutto quello che sarebbe emerso in questo mio viaggio un po’ strampalato.
Io funziono così. Curioso e molto aperto sì, ma anche ben piantato a terra. Per me è dunque molto utile ricondurre tutto ad un certo dato di realtà. Le radici solide fanno crescere alti gli alberi. Per cui per lasciarmi davvero andare, mi piace, allo stesso modo lavorare di contrappesi.
Ed è interessante lavorare simbolicamente su tutto quello che emerge. Non vuol dire non credere a quello che si percepisce, ma credo sia un buon esercizio mettere da parte, per un attimo, la nostra parte irrazionale e reinterpretare tutto quello che ci accade come un prodotto del nostro inconscio.
Questo lavoro l’ho fatto un sacco di volte anche sulle regressioni. Se non vogliamo credere che grazie all’ipnosi accediamo a ricordi lontani di vite passate, possiamo pensare semplicemente che grazie a quella tecnica lasciamo parlare in libertà una parte di noi. E quella parte di noi, elaborando storie affascinanti e apparentemente così lontane, è in grado di dirci cose interessantissime su noi stessi. Su chi siamo, cosa dobbiamo capire, su cosa dobbiamo lavorare.
La vera magia, lo penso davvero, non risiede tanto nelle risposte che troviamo, quanto nel coraggio di porci domande scomode, nel metterci in discussione, nell'abbracciare l'ignoto.
E quindi? Quindi credo che più semplicemente il punto non sia quello di avere o sviluppare chissà quale potere occulto, ma piuttosto di non avere paura di esplorare una parte di me più emotiva, spirituale, che per anni non ho conosciuto e che mi ha spaventato. Di non aver paura di curiosare in giro e “perdermi”, perché so di avere una solidità che mi può permettere di entrare in questi temi con lucidità.
Forse quella vecchia signora che mi fissava arrabbiata è solo una parte di me che ha bisogno di un po’ di attenzione. O forse era solo la digestione difficile di quella pizza ai quattro formaggi. Ma mi ha comunque portato a farmi tante domande che altrimenti non mi sarei fatto.
Siamo capitati qui, in questo mondo, senza libretto per le istruzioni, con un tempo limitato che non ci è dato sapere.
In questa fase della mia vita, io penso che non si debba avere paura di esplorare, di mettersi in gioco, di lasciarsi stupire. Che si tratti di vite passate, di spiriti guida o semplicemente del vostro subconscio che vi parla, ogni esperienza è un pezzo del grande mosaico che è la nostra esistenza. E chi lo sa, magari tra una trance e l'altra, troverete anche voi qualche vecchia strega arrabbiata a farvi compagnia.
Se sei arrivat* qui per caso, per supportarmi puoi iscriverti e puoi suggerire a qualcun altro di fare altrettanto.
Se ti va lascia un commento!
E per quell* più valoros* ho preparato un sondaggino che può aiutarmi a costruire meglio le “prossime puntate”.
Aggiungo anche questo pulsante, perché dal sondaggio sopra, qualcuno mi ha fatto delle domande nel form aperto, che però è anonimo e dunque non posso rispondere.
Quindi, se volete scrivermi o condividere riflessioni, potete commentare qui sotto o scrivermi direttamente cliccando qui 👇🏼
Piccolo disclaimer
Leggerenza non è e non vuole essere in alcun modo superficialità.
Il rispetto per le singole storie di perdita e di dolore non verrà mai meno.
Questo vuole essere uno spazio aperto di scambio, consapevolezza e curiosità.
Il viaggio è un work in progress.
Se qualcosa non è perfetto, be kind.